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Proprietà industriale, Uso del marchio, Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza n. 15903 del 06/06/2023

Art. 24 c.p.i.. Uso del marchio e Corte giust. 11 marzo 2003, Ansul, C‐40/01, par. 43 Passim L’art. 24, comma 3, c.p.i. prevede che, salvo il caso di diritti acquistati sul marchio da terzi con il deposito o con l'uso, la decadenza non può essere fatta valere qualora tra la scadenza del quinquennio di non uso e la proposizione della domanda o dell'eccezione di decadenza sia iniziato o ripreso l'«uso effettivo» del marchio. Come insegna la Corte di giustizia a proposito della decadenza del marchio per non uso, nel verificare l'«uso effettivo» del marchio (di cui all’art. 10.1 dir. 89/104/CEE) occorre prendere...

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Proprietà intellettuale, Diritto di Autore; Esercizio dei diritti di utilizzazione economica dell’opera cinematografica, Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza n. 14596 del 25/05/2023

Art. 45 L.d.A Passim Ribadito il seguente principio di diritto (già enunciato da Cass. n. 14117 del 2023): «In tema di proprietà intellettuale, l’art. 45 L.d.A., nel prevedere che al “produttore” spetta l'esercizio dei diritti di utilizzazione economica dell'opera cinematografica, detta una presunzione che vale fino a prova contraria, presupponendo che il “produttore” si assicuri preventivamente dagli autori (del “soggetto”, della “sceneggiatura” e della “musica”) i diritti di sfruttamento cinematografico dell’opera per tutta la durata del diritto di utilizzazione economica spettante all’autore, onde prevenire, in radice, ogni possibile controversia giuridica relativa a tali futuri diritti. Ne consegue che chi contesti al produttore cinematografico...

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Urbanistica e Appalto di opere pubbliche, Fase esecutiva di concessioni di lavori pubblici, Cassazione Civile, Prima Sezione, Ordinanza interlocutoria n. 8054 del 21/03/2023

Artt. 33 e 34 del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 80, nonché dell’art. 31-bis della legge n. 109 del 1994. Materia urbanistica e appalto di opere pubbliche - Criteri distintivi - Fase esecutiva di concessioni di lavori pubblici - Richiesta di risarcimento per maggiori oneri - Giurisdizione - Individuazione. La Sezione Prima civile ha disposto, ai sensi dell’art. 374, comma 1, c.p.c., la trasmissione del ricorso al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite della seguente questione relativa al riparto di giurisdizione - alla luce degli artt. 33 e 34 del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 80, nonché dell’art. 31-bis della...

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Responsabilità civile, Responsabilità del Fornitore, Marchio coincidente con quello del Produttore, Cassazione Civile, Terza Sezione, Ordinanza interlocutoria n. 6568 del 06/03/2023

Responsabilità per danno da prodotti difettosi - Responsabilità del fornitore ex art. 4 d.p.r. n. 224 del 1988 (ora art. 116 del d.lgs. n. 206 del 2005) - Presupposti - Fornitore avente denominazione, marchio o altro segno distintivo in tutto o in parte coincidente con quello del produttore - Sufficienza - Materiale apposizione sul prodotto di tali segni - Necessità - Rinvio pregiudiziale alla CGUE ex art. 267 TFUE. La Terza Sezione Civile, in tema di responsabilità per danno da prodotti difettosi, ha disposto il rinvio pregiudiziale alla CGUE, ai sensi dell’art. 267 TFUE, formulando il quesito «se sia conforme all’art....

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Amministrativo, Responsabilità Extracontrattuale dell’Amministrazione, Consiglio di Stato, Sezione VII, Sentenza n. 3094 del 27/03/2023

Responsabilità civile – Danni in materia amministrativa – Risarcimento del danno – Presupposti La responsabilità della pubblica amministrazione da illegittimo esercizio della funzione pubblicistica è di natura extracontrattuale, non potendo, infatti, configurarsi un rapporto obbligatorio nell’ambito di un procedimento amministrativo in quanto: nel procedimento amministrativo, a differenza del rapporto obbligatorio, sussistono due situazioni attive, cioè il potere della p.a. e l’interesse legittimo del privato; il rapporto tra le parti non è paritario, ma di supremazia dell’amministrazione. Il risarcimento può essere riconosciuto se l'esercizio illegittimo del potere amministrativo abbia leso un bene della vita del privato, che quest'ultimo avrebbe avuto titolo per mantenere o ottenere,...

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Contratto in generale, Autonomia Contrattuale, Contratto di leasing, Meritevolezza di tutela degli interessi, Criteri, Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 5657 del 23/02/2023

Meritevolezza di tutela degli interessi - Valutazione - Criteri - Leasing - Determinazione del canone con clausola di indicizzazione ad un tasso finanziario e ad un tasso di cambio - Immeritevolezza - Esclusione - Natura di strumento finanziario derivato implicito - Esclusione. Art. 1322, comma 2, c.c; Dlgs. n. 58 del 1998, Testo Unico della Finanza - TUF; Art. 363, comma 3, c.p.c (principio formulato nell’interesse della legge) Le Sezioni Unite Civili decidendo su questione di particolare importanza hanno affermato i seguenti principi: a) il giudizio di “immeritevolezza” di cui all’art. 1322, comma 2, c.c. va compiuto avendo riguardo allo scopo perseguito dalle...

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Obbligazioni, Azione di ingiustificato arricchimento, sussidiarietà prescritta dall’art. 2042 c.c., Cassazione Civile, Terza Sezione, Ordinanza interlocutoria n. 5222 del 20/02/2023

Residualità – Nozione – Assenza di azioni derivanti da contratto o previste dalla legge – Conseguenza – Ammissibilità della domanda di arricchimento in caso di azione ipoteticamente esperibile in base a clausole generali. In tema di azione di ingiustificato arricchimento, la Terza Sezione civile ha rimesso al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, la questione riguardante l’interpretazione della regola della sussidiarietà prescritta dall’art. 2042 c.c. e, in particolare, circa la correttezza dell’orientamento giurisprudenziale che individua tale presupposto dell’azione ex art. 2041 c.c. nella mancanza di un’azione tipica – intesa come assenza di un’azione derivante da un contratto o prevista...

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Penale, Trattamento sanzionatorio, Calcolo, Cassazione, Quinta Sezione penale, Sentenza n. 44676 del 24/11/2022

Passim La modalità seguita dalla Corte territoriale per effettuare il calcolo della pena si pone in aperto contrasto con l'insegnamento di questa Corte regolatrice, secondo cui, ai fini della determinazione della pena per il delitto tentato aggravato, occorre: a) individuare preliminarmente la cornice edittale relativa alla fattispecie consumata, tenendo conto di tutte le circostanze aggravanti ritenute nella fattispecie concreta; b) determinare, in relazione a questa, la cornice edittale del delitto circostanziato tentato, applicando l'art. 56 cod. pen.; c) commisurare, entro tale ultima cornice edittale, la pena da irrogare in concreto, specificando la pena base e gli aumenti applicati per ciascuna circostanza aggravante (Sez. 1,...

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Penale, Prova, Indizi e congetture, Cassazione, Sesta Sezione penale, Sentenza n. 48581 del 21/12/2022

Passim La qualificazione del compendio indiziario (la distinzione tra congetture e indizi) e così i limiti del potere di verifica rimessi in materia alla Corte di Cassazione, non senza rilevare che la distinzione tra indizio e congettura è ben nota sia in campo epistemologico sia nella giurisprudenza di legittimità. Si afferma, con chiarezza, che in contrapposizione agli "indizi", suscettibili di valutazione ai sensi dell'art. 192, comma 2, cod. proc. pen. e che costituiscono elementi di fatto noti dai quali desumere, in via inferenziale, il fatto ignoto da provare sulla base di regole scientifiche ovvero di massime di esperienza, il "sospetto" si identifica...

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Penale, Reati associativi, Programma e Accordo, Cassazione, Seconda Sezione penale, Sentenza n. 45575 del 14/10/2022

Passim Al riguardo giova ricordare che questa Corte (Sez. 5, n. 1964 del 7/12/2018, Rv. 274442 - 01) è ferma nel ritenere che l'elemento distintivo tra il delitto di associazione per delinquere e il concorso di persone è individuabile nel carattere dell'accordo criminoso, che nel concorso si concretizza in via meramente occasionale ed accidentale, essendo diretto alla commissione di uno o più reati con la realizzazione dei quali si esaurisce l'accordo e cessa ogni motivo di allarme sociale, mentre nel reato associativo risulta diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con...

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