Bancario, Riforma Basilea 4, regole meno pesanti, Ghos, Milano Finanza

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Bancario, Riforma Basilea 4, regole meno pesanti, Ghos, Milano Finanza

Il Ghos, l’organismo che raccoglie i governatori e i banchieri centrali, ieri ha pubblicato i tanto attesi dettagli del pacchetto di riforma Basilea 4. A una prima lettura, sottolineano questa mattina gli analisti di Credit Suisse, “la proposta è migliore del previsto e, se abbiamo ragione, potrebbe fungere da catalizzatore per il settore bancario europeo” per più di un motivo.

In primis, il previsto periodo di transizione di 9 anni fino al 2027 consente alle banche di costruire capitale (nessuna perdita di capitale). In secondo luogo, nonostante un output floor, un livello minimo per le richieste di capitale sugli asset, al 72,5% con un regime transitorio dal 2022 al 2027, cambia l’approccio standard (la suddivisione dei prestiti e la potenziale discrezionalità nazionale sulla ponderazione del rischio ipotecario) e l’incremento lordo del 12% degli asset ponderati per il rischio (Rwa) potrebbe essere ridotto al 4% circa, secondo le stime di Credit Suisse. In ultimo, ma altrettanto importante, la misura dell’esposizione del leverage ratio (LR) è stata modificata di circa 40bp.

“Il mercato era pronto per un output floor del 70-75% e i nomi sensibili a questo floor sono stati i “bottom performer” lo scorso mese: Shb, Danske, Abn Amro, Nordea Bank, Cagr e Seb. Il settore bancario europeo a 1,06 volte il book value tangibile 2018 non ha scontato un output floor severo, ma ora sembra improbabile e”, a detta degli analisti di Credit Suisse, “gli investitori non anticiperanno questa richiesta, visto il lungo periodo transitorio, 9 anni, e il fatto che la prospettiva della discrezionalità nazionale potrebbe ridurre l’impatto dell’output floor”.

Per gli analisti della banca d’affari svizzera le reazioni dei prezzi saranno determinate dalle dichiarazioni dei management delle banche sulle politiche dei dividendi e dal rifiuto politico o dall’accettazione di un deal. A livello preliminare i vincitori relativi sono le banche molte esposte ai mutui con un impatto gestibile e/o buffer di dimensioni considerevoli, quindi Abn Amro, Danske e Lloyds Bank, o le banche con contenziosi storicamente elevati (Bnp Paribas  e Lloyds Bank) dal momento che il rischio operativo è sceso in modo significativo.

Per quanto riguarda Credit Agricole  e Natixis, il floor è potenzialmente applicabile solo al gruppo controllante e questo è positivo. Naturalmente le banche con buffer inferiori /elevato impatto dell’output floor sono più vulnerabili: Seb, Shb e Deutsche Bank . Questa ha prudenzialmente indicato un incremento del Rwa del 20% da Basilea IV.

Detto questo, “l’annuncio del Ghos non è la fine, bensì l’inizio di una nuova negoziazione politica. Il floor proposto del 72,5% potrebbe, senza una mitigazione, consumare capitale pari al 13% circa della capacità di prestiti delle banche europee, suggerendo che i politici potrebbero annacquare Basilea 4 ulteriormente, per non far deragliare il programma di crescita”, aggiungono gli esperti di Credit Suisse.

“Vista la lunga fase transitoria, 8-10 anni, e la potenziale discrezione nazionale, le banche con una forte generazione di capitale e buffer significativi potrebbero agire sul capitale in eccesso. Secondo noi, le banche che potrebbero beneficiare di regole meno pesanti sono Abn Amro, coperta con un rating outperform e un target price a 16,5 euro, Natxis, anche lei ciperta con un rating outperform e un target price a 7,4 euro e Danske, sempre outperform con un target price a 281”, concludono gli analisti di Credit Suisse.

Fonte Milano Finanza

08 dicembre 2017

Francesca Gerosa

News by Mazzalex