Mercato Internazionale Audiovisivo, Co-produzione, I numeri a ottobre 2024
Decima edizione del Mia
Oltre 100 opere audiovisive prodotte in 10 anni di mercato di Co-produzione, record di candidature con 600 progetti ricevuti da 90 nazioni di tutti i Continenti, incontri, panel ed eventi, keynote e showcase per 60 titoli italiani e internazionali tra i più attesi della prossima stagione tra Animazione, Doc & Factual, Drama e Film; un programma di Innovazione per le industrie creative e uno showcase con 13 opere immersive.
Nato nel 2015 per supportare l’internazionalizzazione delle imprese audiovisive italiane, il MIA è cresciuto diventando un appuntamento fondamentale per l’industria audiovisiva globale, un mercato curatoriale che abbraccia le diverse esigenze di un ecosistema dinamico che comprende generi differenti con necessità, paradigmi produttivi e distributivi diversi, concepiti per pubblici distinti e con particolare attenzione alle tecnologie più innovative applicate alla produzione audiovisiva.
Un attore strategico in tutta la catena di valore, dalla co-produzione, allo sviluppo e alla circolazione delle opere e dei talenti, nella direzione di una rinnovata ricerca e scoperta di titoli inediti, pronti per la distribuzione e la release di mercato.
In 10 anni il Mia è diventato un partner affidabile per gli attori del mercato, una piattaforma per la scoperta di nuovi progetti e un incubatore di business. Quest’anno il Mia celebra i suoi 10 anni di attività, con un programma ricco di novità e un percorso editoriale che condurrà alla scoperta di tutte quelle opere che, grazie alla loro partecipazione al Mia, hanno trovato partner creativi, produttivi, finanziari, distributivi che hanno permesso la produzione di oltre 100 opere tra film, serie, opere di animazione e documentari.
Questa decima edizione ha visto un record di candidature con oltre 600 progetti iscritti al Co-Production Market – +20% rispetto al 2023 – da 90 nazioni di tutti i continenti. Di questi ne verranno presentati circa 60 tra opere di Animazione, Documentari, Drama (prodotti seriali) e Film.
“Le collaborazioni e gli scambi che nascono qui al MIA danno più forza all’intero mercato, italiano e internazionale. Sviluppiamo e investiamo in una cultura di dialogo e di conoscenza reciproca, una prospettiva di pace in anni di guerra e odio” ha sottolineato durante l’evento il Presidente di Anica.
“Il messaggio che arriva dalla decima edizione del Mia è veramente promettente. Le presenze di personalità, di imprese di produzione e di distribuzione e di creativi da ogni parte del mondo che vogliono collaborare con le imprese italiane sono assai incoraggianti e dimostrano una crescita sostenuta delle nostre industrie”.
“Ormai le industrie sono integrate e il mercato è in trasformazione. Chi opera in questa filiera sa che deve confrontarsi con il pubblico in sala, i suoi interessi e le sue curiosità. Un pubblico esigente che spesso sorprende chi gli porta il prodotto. Basti pensare che due film considerati outsider, come quello di Paola Cortellesi e ‘Inside Out 2’, hanno incassato sommati quasi 100 milioni di euro. Questo dimostra che il pubblico è alla ricerca di emozioni, di contenuti e di prodotti che non necessariamente in partenza sono vincenti”.
“Al tempo stesso lo streaming è oggi parte imprescindibile della filiera – ha continuato il Presidente di Anica – visto che abbiamo numerose realtà dove i contenuti audiovisuali vengono diffusi a centinaia di milioni di persone. Questo è un mercato in trasformazione, è un’industria fatta di imprese che hanno la consapevolezza che bisogna collaborare”.
“Ci sono tante Film Commission che portano al Mia i propri progetti, i propri incentivi e le opportunità di valorizzazione dei territori: quando si gira nelle altre parti d’Italia si registra un’incredibile ricaduta dal punto di vista turistico, oltre che di investimenti diretti, di crescita delle maestranze e di nuove figure professionali. Non è un caso se ovunque cresce la competizione per dare finanziamenti, incentivi, riduzioni fiscali alle industrie cine audiovisive, visto che la loro capacità di produrre fattori industriali di crescita economica e occupazionale è tra le più elevate al mondo”.
Fonte Anica