Imprese Italiane, Export nel 2021, Politiche Economiche Espansive

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Imprese Italiane, Export nel 2021, Politiche Economiche Espansive

E attuazione del piano Next Generation EU

Finanziamento dell’economia reale e un’ambiziosa agenda verde

Mappa dei Rischi di SACE

“A un anno dalla dichiarazione dello stato di Pandemia, la Mappa dei Rischi di SACE ci restituisce un’istantanea del tutto inedita del mondo. La ripartenza delle imprese italiane sarà promossa da alcuni driver importanti. L’export, in primis, da sempre motore fondamentale della nostra economia, sarà certamente una leva da attivare. Ma da solo non basterà per agganciare la ripresa. Servirà anche puntare sull’attuazione del piano Next Generation EU; su un sistema finanziario globale focalizzato sul finanziamento dell’economia reale e su un’ambiziosa agenda verde, tutto questo in una logica inclusiva a servizio delle generazioni a venire”.

Il 2021 si prospetta come un anno di transizione verso l’uscita dalla crisi pandemica, un anno caratterizzato dai cosiddetti fattori “V”: Virus, Varianti e Vaccini, ma anche un sentiero di pieno recupero dell’economia mondiale dopo la profonda recessione registrata nel 2020.

La ripresa sarà diffusa a tutte le geografie, seppure in maniera eterogenea. La sua intensità nel primo trimestre dell’anno rimarrà debole, mentre a partire da aprile, grazie anche all’avanzamento dei programmi di vaccinazione, si assisterà a un corso sempre più stabile.

La Mappa dei Rischi 2021 di SACE riflette queste dinamiche, colorandosi di toni più accesi rispetto allo scorso anno. Si registra, infatti, un incremento generalizzato dei rischi del credito e dei rischi politici, in un quadro ancora caratterizzato da elevata incertezza per il protrarsi della pandemia e dei suoi impatti economici e sociali su governi, imprese e famiglie in tutto il mondo.

I livelli di rischio del credito aumentano in particolare nella componente sovrana, complice il marcato incremento del debito pubblico.

Questo è, infatti, una delle leve con cui hanno agito i governi per far fronte alla crisi, ma la sua sostenibilità diventa sempre più un fattore critico, in particolare in alcune economie dell’Africa Subsahariana e dell’America Latina. I sistemi bancari si presentano generalmente più stabili, specie nei Paesi avanzati, grazie anche al rafforzamento delle politiche macro prudenziali, ma risentiranno del deterioramento creditizio – in diversi casi consistente – delle imprese clienti.

Sul fronte dei rischi politici, è la componente della violenza politica a registrare un evidente peggioramento. Il quadro politico-sociale, già messo alla prova nel 2020, sarà ancora più sollecitato dalle crescenti tensioni legate al persistere del virus e ai suoi effetti sull’occupazione e sulla capacità di reddito delle famiglie e delle imprese. Tali aspetti saranno più evidenti soprattutto in quei contesti dove gli assetti politico-istituzionali sono più fragili e le reti di sicurezza socio-economica meno sviluppate.

Una Mappa dei Rischi un po’ più rossa e un po’ meno gialla, ma senza trascurare il lato green. Gli impatti economici e sociali della pandemia hanno reso più esplicite le problematiche di sostenibilità e rafforzato la convinzione che la ripresa debba avvenire su nuove basi, ripensando l’economia in chiave sostenibile non solo a livello ambientale, ma anche umano.

In un quadro di generale ripresa dell’economia e degli scambi internazionali, non mancano le opportunità di crescita sui mercati esteri per le nostre imprese anche nelle aree più “instabili”, ripartendo in particolare da quei Paesi che risultano più “solidi” (ad esempio, gli Emirati Arabi Uniti all’interno dell’area MENA o il Perù in quella latino-americana), o più resilienti (come il Vietnam, in Asia).

Le imprese possono quindi guardare al 2021 con cauto ottimismo, con la consapevolezza, però, di dover adeguare rapidamente le proprie strategie a un contesto in continua evoluzione e monitorare costantemente sia i mercati di interesse sia le controparti vecchie e nuove a cui dovranno opportunamente concedere termini di pagamento più vantaggiosi.

La disponibilità di una pluralità di vaccini contro il Covid-19, diversi già in fase di somministrazione, alimenta segnali decisamente incoraggianti verso una possibile maggiore capacità di contenimento della pandemia nei prossimi mesi.

Complessivamente, il 2021 si prospetta quindi come un anno di transizione verso l’uscita dall’emergenza sanitaria, spinto da un lato da fattori positivi legati ai progressi scientifici ed esposto dall’altro a nuove ondate. Se il primo trimestre dell’anno vede il mantenimento delle misure restrittive su scala globale, a partire dal mese di aprile si potranno registrare allentamenti graduali in concomitanza con l’avanzamento dei programmi di vaccinazione.

In questo quadro, l’incertezza economica permane necessariamente su livelli storicamente elevati, seppur inferiori rispetto al picco raggiunto durante la prima ondata. Al crescere dell’incertezza è evidente che l’esercizio di previsione degli indicatori economici risulti più complesso: laddove l’incertezza sullo scenario politico-economico rimane contenuta, i previsori tendono a convergere su una visione simile, mentre con una maggiore incertezza le visioni del consensus risultano più frammentate e divergenti.

Nonostante il quadro sia ancora incerto e vulnerabile, le proiezioni del consensus indicano una ripresa a “V” dell’economia mondiale nel 2021, con un pieno recupero del Pil dopo la profonda recessione registrata lo scorso anno.

Secondo le recenti previsioni di Oxford Economics (OE), nello scenario base – quello a maggiore probabilità di accadimento – l’attività economica globale è attesa in ripresa del 5% nel 2021, a metà strada tra i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Ocse, (+4,2%) e del Fondo Monetario Internazionale, Fmi, (+5,5%). Nel prossimo biennio, il Pil mondiale è atteso stabilizzarsi su un sentiero di crescita positivo, ma meno sostenuto. Le tempistiche di risoluzione della crisi restano comunque ancora altamente variabili, rendendo l’esercizio di previsione dell’andamento dell’economia mondiale suscettibile di revisioni sia verso l’alto sia verso il basso.

2 marzo 2021

Fonte Sace

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