Imprese, Finanziario, Mercati Azionari, AIM Italia, Mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese italiane, Aim record di ipo, valore di mercato e scambi

Uno studio di Envent sul 2017 del listino della pmi.

Alla fine dell’anno la capitalizzazione è salita a 5,6 miliardi di euro

Il 2017 è stato un anno record per l’Aim di Borsa Italiana in termini di ipo, valore di mercato e scambi grazie soprattutto all’effetto dei Pir. È quanto emerge dal report redatto dal team di ricerca e analisi di Envent sul 2017 relativo ai mercati Aim Italia e Aim Uk.

L’Aim lo scorso anno ha raggiunto un totale di 95 imprese (ora salite a 97 con le quotazioni la scorsa settimana di Spaxs e Alp.I) in virtù di 23 nuove quotazioni (10 nel 2016), una ammissione, cinque delisting (7) e un passaggio al mercato principale.

Due invece le business combination: Glenalta Food-Orsero e Industrial Stars of Italy 2-Sit Group. La market cap complessiva del mercato si è attestata a quota 5,6 miliardi con una crescita del 94%; quella aggiuntiva dalle nuove società sbarcate su Aim è stata pari a 1,6 miliardi e quella addizionale delle aziende già presenti è stata di 1,1 miliardi.

Sono pari a 1,3 miliardi i fondi raccolti tramite ipo (+ 520% rispetto al 2016) dei quali il 95% da nuove emissioni di azioni e il 5% da collocamenti di titoli. Il 2017 è stato anche l’anno delle Spac con otto nuove quotazioni per un totale raccolto di 1 miliardi e si è mostrato in crescita anche l’ammontare medio raccolto dalle matricole, pari – escludendo le Spac – a 9 milioni rispetto ai 6 milioni del 2016.

A livello di mercato, si legge ancora nell’analisi di Envent, oltre il 70% delle società dell’Aim ha una market cap inferiore a 50 milioni e i settori finanziario e industriale contano per circa le metà della capitalizzazione complessiva. Solida la performance sia per quanto riguarda i volumi (+170%) e sia l’indice di riferimento (+22%).

In termini di liquidità, infatti, si è assistito a una significativa crescita del mercato con numero e valore degli scambi in salita rispettivamente del 308% e del 522%, mentre la Velocity Turnover è arrivata al 63%, 2,5 volte più alta rispetto al 2016.

Secondo gli esperti di Envent la crescita del mercato dovrebbe continuare. Infatti, le iniziative adottate dal governo e dall’autorità di mercato, che si sono tradotte appunto in una maggiore liquidità e in un trend positivo dei titoli, grazie principalmente all’effetto dei Pir, probabilmente continueranno a produrre effetti nei prossimi tre anni.

L’Aim infatti è diventato un mercato di crescita per le Pmi o Sme Growth Market.

Questa qualifica contribuirà ad aumentare la visibilità e il profilo delle aziende italiane e permetterà di beneficiare di eventuali ulteriore iniziative regolatorie a livello europeo a favore delle Pmi.

Inoltre il governo ha introdotto un beneficio fiscale, sotto forma di credito di imposta, sui costi di quotazione per le aziende che avviano un processo di ipo.

Per valutare il contributo dei Pir all’Aim, gli esperti hanno anche analizzato i 58 fondi Pir Compliant nell’elenco di Assogestioni al fine di verificare la presenza o meno in portafoglio di aziende di tale segmento.

Di questi, circa l’80% ha reso pubbliche le quote in portafoglio (o almeno quelle più significative).

I dati mostrano che 23 fondi, quindi circa il 50% del totale, hanno investito almeno in una azienda dell’Aim.

L’analisi di Envent, infine, include anche un aggiornamento del RoboAdvisor Selfiewealth che simula un portafoglio Pir Compliant. Nel portafoglio sono presenti i seguenti titoli Aim: Alfio Bardolla, Digitouch e Health Italia (7,7%).

Marco Fusi MF-DowJones 08/02/2018

Fonte Milano Finanza