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Sistema finestre sarà esteso a tutti i film, italiani e stranieri, non più soltanto a beneficiari di finanziamento pubblico
Decreto del Ministero della Cultura
“È importante che l’aula del Senato abbia dato un impulso forte e determinato all’azione del governo sul tema della crisi delle sale cinematografiche: i cinema sono importanti presìdi culturali che è giusto tutelare. È inoltre significativo che ci sia stata una sostanziale condivisione nelle diverse mozioni sul fatto che vada migliorata la regolamentazione delle finestre temporali, ossia quanto tempo i film devono restare in sala prima di andare su una piattaforma e che ci sia un’indicazione molto chiara, di cui il Governo terrà conto, di equiparazione tra film italiani e film stranieri per non avere disparità di trattamento”.
Così il Ministro della Cultura è intervenuto nell’Aula di Palazzo Madama al termine della discussione generale delle mozioni sulla crisi delle sale cinematografiche.
Il dibattito si è concluso con un voto favorevole sulle mozioni che contemperano le diverse esigenze dell’intera filiera dell’industria cinematografica e che prevedono tutte la determinazione, da parte del Ministero della Cultura con proprio decreto, delle finestre temporali di permanenza in sala, per i film italiani e stranieri, di almeno novanta giorni, con l’eccezione delle opere difficili, non destinate al vasto pubblico, per le quali potranno essere valutate delle finestre temporali più brevi.
Le finestre temporali di permanenza in sala dei film riguarderanno pertanto tutte le produzioni, italiane e straniere, e non più soltanto quelle sostenute dallo Stato.
Roma, 13 luglio 2022
Fonte MiC