Imprese, Finanziario, Mercati dei Capitali, Crowdfunding, Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai fornitori europei di servizi di Crowdfunding per le imprese
Motivi e obiettivi della proposta
La Commissione ha adottato oggi un pacchetto di misure volte ad approfondire l’Unione dei mercati dei capitali e la comunicazione “Completare l’Unione dei mercati dei capitali entro il 2019.
È tempo di accelerare la realizzazione”.
Oltre alla presente proposta, il pacchetto include una proposta per un quadro di riferimento dell’UE in materia di obbligazioni garantite, una proposta volta ad agevolare la distribuzione transfrontaliera dei fondi d’investimento, una proposta sulla legge applicabile all’opponibilità ai terzi della cessione dei crediti e una comunicazione sulla legge applicabile agli effetti patrimoniali delle operazioni su titoli.
La presente iniziativa si iscrive nel quadro della creazione di un’Unione dei mercati dei capitali, volta ad ampliare l’accesso ai finanziamenti per le imprese innovative, le start-up e altre aziende non quotate, che rientra tra le priorità della Commissione.
Attualmente queste imprese hanno ancora difficoltà di accesso ai finanziamenti, in particolare allorché passano dalla fase di avviamento a quella di espansione, a causa di asimmetrie informative strutturali.
L’eccessiva dipendenza da prestiti bancari a breve termine non garantiti risulta spesso costosa.
Inoltre, la crisi finanziaria del 2008 ha inciso fortemente sui volumi dei prestiti bancari alle start-up e alle PMI che ancora faticano a raggiungere i livelli pre-crisi, tanto che la mancanza di fondi è una delle principali cause del fallimento delle start- up.
Tali problematiche sono amplificate in maniera significativa negli Stati membri in cui i mercati di capitali e il sistema bancario sono meno sviluppati.
In quanto nuova forma di servizio finanziario resa possibile dalla tecnologia, il crowdfunding può aiutare ad abbinare meglio gli investitori e i progetti di attività che hanno bisogno di un finanziamento.
Le piattaforme di crowdfunding agiscono da intermediari tra gli investitori e le imprese, consentendo ai primi di individuare più agevolmente i progetti di loro interesse e sostenerli.
Il crowdfunding può diventare un’importante fonte di finanziamento non bancario e contribuire così a progredire verso il conseguimento degli obiettivi generali dell’Unione dei mercati dei capitali che mirano a favorire un’integrazione finanziaria più sostenibile e gli investimenti privati a vantaggio della creazione di posti di lavoro e della crescita economica.
Il crowdfunding si sta affermando sempre più nell’ambito della cosiddetta “scala dei finanziamenti” (o funding escalator) per le start-up e le imprese nella fase iniziale, solitamente finanziate dalla famiglia, dagli amici e tramite fondi propri, fino ad una fase più avanzata di sviluppo quando iniziano ad interessarsi i fondi di capitale di rischio o addirittura i fondi di private equity.
Il crowdfunding può pertanto costituire un’alternativa ai prestiti bancari non garantiti, che sono attualmente la principale fonte di finanziamento esterno per le PMI, soprattutto nel periodo iniziale di attività.
COM (2018) 113 final
2018/0048 (COD)
Relazione e Regolamento
Bruxelles, 8.3.2018
Commissione Europea
Fonte Eur – Lex
European Union Law