Bancario, Contratti, Mutuo, Validità del Mutuo “solutorio”, Suprema Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n. 5841 del 05/03/2025
Mutuo “solutorio” utilizzato per ripianare la pregressa esposizione debitoria del mutuatario – Validità – Sussistenza – Efficacia come titolo esecutivo – Configurabilità.
Le Sezioni Unite Civili – in relazione alla questione rimessa dalla Sezione Seconda civile con l’ordinanza interlocutoria n. 18903 del 10 luglio 2024 – hanno pronunciato i seguenti principî:
«Il perfezionamento del contratto di mutuo, con la conseguente nascita dell’obbligo di restituzione a carico del mutuatario, si verifica nel momento in cui la somma mutuata, ancorché non consegnata materialmente, sia posta nella disponibilità giuridica del mutuatario medesimo, attraverso l’accredito su conto corrente, non rilevando in contrario che le somme stesse siano immediatamente destinate a ripianare pregresse esposizioni debitorie nei confronti della banca mutuante, costituendo tale destinazione frutto di atti dispositivi comunque distinti ed estranei alla fattispecie contrattuale.
Anche ove si verifichi tale destinazione, il contratto di mutuo (c.d. mutuo solutorio), in presenza dei requisiti previsti dall’art. 474 cod. proc. civ., costituisce valido titolo esecutivo».
Fonte Suprema Corte di Cassazione
